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Trapani, la libertà di scegliere ogni giorno una vacanza diversa
La provincia di Trapani si estende su una bella fetta della Sicilia occidentale ed offre davvero tanto ai visitatori: dalla campagna florida e ricca di colture, alle coste sabbiose come pure ricche di insenature rocciose, alla montagna su cui avventurarsi a piedi o in bici ed ancora ai templi, all’arte moderna di Gibellina, ai palazzi ed alle chiese monumentali. La città di Trapani ha l’accattivante peculiarità di svilupparsi su di una lingua di terra protesa fra il Tirreno ed il canale di Sicilia e che termina con una teoria di scogli che guardano il nord, proprio sotto la torre d’avvistamento nota come Torre di Ligny. Sorge alle pendici del monte San Giuliano e si allunga da un lato verso Capo San Vito con una costa ricca di spiagge e dall’altro verso Marsala cui è collegata da un sistema di saline assai produttive.
Il piccolo arcipelago delle Egadi è proprio qui difronte sul porto di Trapani. La prima a vedersi è l’isola di Levanzo con il suo borgo marinaro minimal in cui si può ancora assaporare lo scorrere lento e pacifico della vita più semplice. In estate offre incantevoli scorci panoramici e fresche acque cristalline in cui trovare ristoro, mentre in inverno si trasforma in un piccolo presepio vivente, con la sua morbida campagna lambita dal mediterraneo. Favignana è la più grande e la più vitaiola delle tre isole ed è rinomata oltre che per le sue splendide cale e spiagge anche per la produzione di un tufo particolarmente chiaro, per l’antica tonnara Florio, oggi sede di un importante museo di tradizione cultura e perché vi furono combattute le guerre puniche le cui tracce continuano a trovarsi tra i suoi fondali. L’isola più selvaggia e distante dalla costa di Trapani è quella di Marettimo, caratterizzata, come dice il suo stesso nome, da un intenso profumo di timo e di mare. E’ una vera è propria dolomite lasciata cadere sul Mediterraneo, su Pizzo Falcone che è il punto più alto di questa verde montagna marina, vivono liberi e guardinghi mufloni in cui può imbattersi chi si avventura fin su per un buon trekking. La costa è ricca di insenature, cale e grotte ricche di fascino e lambite da acque smeraldine.
Seguendo la strada che costeggia Brezza di Grecale potrete giungere in una mezz’oretta la spiaggia rosa di San Vito Lo Capo, immergervi nelle acque color smeraldo delle calette che si susseguono dalla riserva di Monte cofano alla riserva naturale orientata di dello Zingaro.
E’ un antichissimo borgo di fondazione elimo-punica, sorto sulla vetta del monte San Giuliano e caratterizzato da costruzioni in pietra e da stradine ciottolate. Un paesino incantevole che trasporta il visitatore in una dimensione fiabesca ricca di storia e mitologia. Il paese è dedicato alla scienza ed alla pace e grazie al rinomato centro geofisico Ettore Maiorana ospita spesso eventi scientifici d’importanza internazionale. Negli ultimi anni un numero crescente di artisti sta scegliendo Erice come propria residenza, trovandola una forte e prolifera fonte d’ispirazione e serenità produttiva.
Lungo il versante orientale della provincia di Trapani si sviluppa il sistema di vasche per la raccolta del sale marino. L’attichissima attività produttiva dell’estrazione del sale ha caratterizzato il periodo aureo della città che ne custodisce con orgoglio la tradizione mantenendo sempre attiva questa antica professione. Tra una vasca è l’altra è possibile scorgere i vecchi mulini a vento con cui l’oro bianco di Trapani veniva lavorato anticamente, alcuni di questi sono stati ristrutturati ed oggi ospitano musei di tradizione e cultura in ogni caso si specchiano su questi particolari riquadri d’acqua a forte concentrazione salina caratterizzati da intensi colori rosa e fuxia che creano effetti sbalorditivi e scorci panoramici incredibili popolati come sono dai fenicotteri rosa e da altri trampolieri. Relativamente di recente le saline sono tutelate dal wwf come riserva naturale protetta.
L’antico sito archeologico di fondazione Elima a pochi chilometri da Trapani, conserva ancora per intero, il magnifico colonnato in stile dorico di un tempio che rimase incompiuto probabilmente per via di incursioni straniere; più in alto sul monte Barbaro si apre il teatro le cui gradinate a semicerchio, guardano la costa tra Alcamo e Castellammare: una scenografia naturale d’impareggiabile bellezza. Scavi più recenti hanno rilevato i resti di un altro tempio di precedente costruzione nella parte più alta del sito.
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